“Prendete il weekend 22-23 febbraio 2020. Al cinema potevate scegliere tra l’americano Era mio figlio, con Samuel L. Jackson, o l’immancabile commedia italiana La mia banda suona il pop. Alla Scala era in programmazione Il trovatore, diretto da Nicola Luisotti, mentre al Teatro Quirino di Roma c’era Alessandro Siani con Felicità Tour. Al Forum di Assago avevano appena tolto le tende i Jonas Brothers e si preparava il set dei Pinguini Tattici Nucleari, reduci dal terzo posto a Sanremo”.
Inizia così la bellissima inchiesta del Sole24Ore, a un anno dal temibile lockdown 2020. Il titolo è “Vi ricordate com’era prima? L’anno zero di concerti, cinema e teatri”. Prima di cliccare sul link, vi devo avvisare con buon cuore che il contenuto è riservato ai soli abbonati al servizio 24+.
Vale la pena solo per leggere questa inchiesta, che ci racconta con la forza disarmante dei dati di un settore che ha perso 4,1 miliardi in un anno. 1.3 milioni di eventi contro i 4.36 milioni del 2019, -77.58% di spesa solo al botteghino.
Gennaio, febbraio e la finestra di tempo da giugno a ottobre non sono bastati, e ora possiamo vedere chiaramente di fronte a noi un quadro completo di questa devastazione.
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