Si è salvata anche quest’anno una delle zone più preziose per la produzione vinicola italiana. Per quanto mi si possa obiettare che ormai per i mercati esteri tutto il vino italiano è considerato vino prezioso, e per quanto potrei dilungarmi nell’argomentare una sagacissima risposta, penso che lascerò perdere.
La Franciacorta
Dicevamo, in Franciacorta la vendemmia, in barba ai biodinamici, è cominciata quasi puntuale intorno al 10 agosto. La particolarità del microclima di quest regione consente di raccogliere le sue uve bianche già in questa stagione. E’ alla metà di agosto che ci si può spostare al lago di Garda e cominciare la raccolta per il buonissimo Lugana. Ma la Franciacorta, da sempre, in Italia comincia per prima.
La vendemmia
Risalgono a questi giorni le cronache di caporalato in contesti agricoli di diverse parti d’Italia.
In molte zone della vendemmia franciacortina vigono conduzioni famigliari o contoterzisti, oppure ancora dei lavoratori stagionali, o dei pensionati lavoratori stagionali.
Mi dice un mio conoscente che lavora nel settore che molte aziende ricorrono a canoni agevolati per lavoratori a chiamata che siano però unicamente studenti o pensionati. Il che, mi pare di capire, dovrebbe rendere la prestazione lavorativa accessoria, negando di fatto il caporalato.
Il metodo Franciacorta
La gelata dello scorso anno sembra non aver afflitto le vigne di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco che hanno cominciato a essere raccolte a partire dal versante sud del Monte Orfano.
I germogli sono arrivati regolarmente, e la vendemmia è stata fatta quando doveva essere fatta. Ogni tanto, una buona notizia.
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