Ci è concesso analizzare scientificamente la magia?
Qualcuno ci ha provato, identificando due principali criteri quando si parla di magia. Il primo è che il simile genera il simile, ovvero l’effetto somiglia alla causa.
Il secondo è che le cose che sono entrate in contatto reciproco una volta continueranno poi a replicare tale contatto. Nel primo caso abbiamo la magia imitativa, nel secondo la magia che potremmo chiamare contagiosa (spieghiamo meglio con degli esempi).
Il mago ritiene che gli stessi principi che applica nella pratica della sua arte regolino l’attività della natura inanimata. In altri termini parte dal basso, con il presupposto che le leggi magiche siano delle pseudo norme che si possono applicare universalmente e non siano limitate alle azioni umane.
Magia come protoscienza
La magia è un sistema spurio di legge naturale e una fallace guida di condotta, insomma una falsa scienza, o meglio una “protoscienza”.
La bambolina voodoo
Ad esempio la fabbricazione di una bambolina voodoo a somiglianza di una persona che si desidera colpire infilzando il fantoccio con lo spillone è un esempio di magia imitativa. La bambolina assomiglia in qualche modo al nostro nemico giurato.
Se a questa bambolina voodoo vengono aggiunti nei capelli della vittima oppure dei suoi dati personali, si tratta di magia contagiosa perché questi elementi sono stati in contatto con il corpo della persona reale.
Questa distinzione è fatta da James George Frazer, e personalmente l’ho trovata geniale. Esplica infatti appieno il complesso rapporto che abbiamo tra spiegazione e raffigurazione dei fenomeni, e il timore che abbiamo del contagio e della vicinanza con elementi benigni o maligni.
La magia, nonostante la forte scientificità che ci permea, è ancora presente nella mente di molti di noi.
Non mi sentirei di parlare di recrudescenza dell’inconscio o di stupidità, ma piuttosto di una pendenza che è presente che noi in modo atavico, incontrollabile.
In questo senso, i segni zodiacali che omologano caratterialmente diversi individui sulla base della comunanza per segno appartengono ancora la magia omeopatica. Lo stesso principio della farmacologia omeopatica rientra in questa prima categoria.
Sulla magia contagiosa, in un’epoca post covid-19 non mi sento di esprimermi perché già attorno a me il termine “contagi” è largamente abusato.
Torneremo presto a parlare dei Re Sacri in boschi di Diana, quindi vi invito a rimanere sintonizzati!
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