Due sono stati i Gabbiani di Checov, se vogliamo considerare le rappresentazioni teatrali: uno, quello della prima, disastrosa rappresentazione. Come attori, dei msotri sacri dell’epoca, che declamavano a ogni occasione. Purtroppo il contesto della prima fu una serata in onore di una celebre attrice comica dell’epoca, quindi il pubblico iniziò la serata con una vena ridanciana che mal si accordava con i tempi dello spettacolo.
Il gabbiano 1
La prima rappresentazione fu il 17 ottobre 1895 al Teatro Alexandriskij di Pietroburgo. Tra il cast stellato, anche Vera Fedorovna Komissarzevskaja, nella parte di Nina, assolutamente all’altezza della parte come dimostrerà nelle successive rappresentazioni, ma stavolta fraintesa e non apprezzata dal pubblico. Checov non aspettò la fine dello spettacolo, uscì dal teatro senza salutare nessuno e chiese per diversi mesi agli amici di non nominare il triste evento. Dalla critica arrivò una stroncatura. Sembrava che la pièce non fosse destinata a riscuotere successo.
Il gabbiano 2
Gli scrive l’amico Nemirovic-Danceko, scrittore, drammaturgo nonché neo direttore del teatro d’arte di Mosca insieme al giovane regista Stanislavskij. COncordano insieme che il Gabbiano meritava di essere recitato una seconda volta, cosa della quale inizialmente Anton non era entusiasta. Ma vista una prova, con la bravura del giovane regista e degli attori, Checov si fece convincere.
Il successo della prima fu colossale. Alla fine del primo atto, il silenzio in sala. Poi l’applauso scrosciante. Un passo storico per l’inizio di un sodalizio che avrebbe portato l’incontro di due geni agli scranni della gloria letteraria.
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