Primo in classifica il Castello Sforzesco che ha raccolto 8.411 ingressi, seguito dal Museo di Storia Naturale che ha avuto 7.482 visitatori. Terzo e quarto posto all’Acquario Civico (5.116) e al Museo del `900 con (4.150). Sono state poi 2.094 le persone che hanno scelto la Galleria d’Arte Moderna e 1.130 coloro che hanno preferito il Museo Archeologico. 1.691, infine, i milanesi e i turisti che si sono divisi tra Palazzo Morando, Mudec e Museo del Risorgimento.
Questi dati di Palazzo Marino, che chiude positivamente il bilancio di questa prima domenica al museo del mese di febbraio
Oltre 30mila visitatori per questa straordinaria iniziativa di coordinamento tra Mibact e Comune. Non è che l’ennesima riprova di come il sistema di promozione culturale stia funzionando, e straordinariamente anche con numeri massificati.
L’aspetto della gratuità è sempre stato un incentivo, ma mi pare ragionevole credere che il Web e la cultura dell’open source, dato spesso come dovuto, abbia contribuito non poco. In misura forse consistente, l’operazione di marketing che sta dietro la domenica al museo ha avvicinato ambienti altrimenti estranei e distanti.
Il museo sta diventando come l’opera? Sentirlo come inflazionato non fa parte del mio orizzonte, nè mai lo sarà. Dare comunque un’offerta culturale dignitosa, pur rimanendo in ambito divulgativo, sarà sempre un obiettivo preferibile alla riduzione degli ingressi in nome di una maggiore selezione di pubblico. Già ovunque si selezionano i pubblici ai quali è destinata la cultura.
Avanti, Milano, e avanti cultura.
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