Viviamo in un momento storico di inflazione, e quindi è il momento: è il momento per tutti coloro che mai si sono informati di finanza di entrare in contatto con alcuni termini fondamentali quantomeno per capire cosa sta succedendo alle Borse, all’economia reale e anche alla nostra vita quotidiana. 

Significato

“Fiscal drag” è un termine economico che si riferisce all’effetto negativo della crescita dei salari e dell’inflazione sulle entrate fiscali dello Stato. In sostanza, quando i salari e l’inflazione aumentano, le persone possono trovarsi in fasce di reddito più elevate, il che può portare a un aumento delle imposte pagate al governo. Tuttavia, se le tasse e le detrazioni fiscali non vengono aggiornate per tener conto di questi cambiamenti, le persone potrebbero finire per pagare una percentuale maggiore del loro reddito in tasse rispetto a prima, rallentando così la crescita economica.

Esempio pratico

Immagina che il tuo salario annuale sia di 35.000 euro e che tu sia soggetto a un’aliquota fiscale del 20%. Supponiamo che l’aliquota fiscale aumenti al 25% per redditi superiori a 40.000 euro. Se ricevi un aumento salariale del 10%, il tuo salario annuale passerebbe a 38.500 euro e continueresti a pagare il 20% di tasse.

Tuttavia, se l’inflazione aumenta e il tuo salario viene adeguato di conseguenza, potresti superare la soglia dei 40.000 euro. Ad esempio, se il tuo salario venisse adeguato del 15% per tener conto dell’inflazione, il tuo salario annuale salirebbe a 40.250 euro, spingendoti nella fascia di reddito superiore e aumentando la tua aliquota fiscale al 25%. In questo caso, avresti un maggiore onere fiscale a causa dell’effetto del fiscal drag.

Come ridurre l’impatto del fiscal drag

Per ridurre l’impatto del fiscal drag, i governi possono adeguare le fasce di reddito e le detrazioni fiscali in base all’inflazione e alla crescita salariale, in modo da evitare che un numero eccessivo di contribuenti si trovi in fasce di reddito più elevate e paghi aliquote fiscali più elevate.