Continua dal precedente.
“Anche tu, Bruto?” (Giulio Cesare)
Quando Giulio Cesare si accorge che il suo amico Bruto è tra i cospiratori che tramano contro di lui, chiede il notissimo “tu quoque, Brute?”. Questa espressione viene ora utilizzata per indicare un momento di tradimento, spesso in uno scenario tragico o inaspettato.
“Sono venuto a seppellire Cesare, non a lodarlo”. (Giulio Cesare)
Questa classica frase tratta dall’elogio funebre di Marco Antonio per Cesare è ancora oggi un’espressione popolare. Denota una situazione in cui qualcuno finge di fare una cosa ma in realtà ha intenzioni ben diverse. Le persone usano ancora questa frase per rivelare le loro vere intenzioni quando cercano di uscire da una situazione difficile.
“Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!” (Riccardo III)
Re Riccardo III grida questa famosa frase durante la battaglia di Bosworth Field, dopo che il suo cavallo è stato ucciso sotto di lui. La citazione ora simboleggia il modo in cui diamo priorità e valore alle cose nella nostra vita. Ci ricorda che a volte dobbiamo fare un grande sacrificio per ottenere qualcosa che vogliamo davvero.
“Cosa c’è in un nome? Quella che chiamiamo rosa con un altro nome avrebbe un profumo altrettanto dolce”. (Romeo e Giulietta)
Giulietta sostiene che non è importante il nome di Romeo, ma piuttosto il suo carattere. Questo detto è ancora oggi comunemente usato per sostenere che la sostanza di una cosa è più importante del suo nome. Ci ricorda che giudicare una cosa dal suo nome può essere da ignoranti.
“La colpa, caro Bruto, non è delle nostre stelle, ma di noi stessi, che siamo subalterni”. (Giulio Cesare)
In questa citazione da Giulio Cesare, Cassio dice agli altri cospiratori di non dare la colpa delle proprie mancanze al destino. Questa citazione risuona ancora con le persone che si sentono frenate da qualche forza esterna o dalle circostanze. Ci ricorda che, in ultima analisi, siamo noi a controllare il nostro destino.
“Sii fedele a te stesso, e ne consegue che, come la notte il giorno, non puoi essere falso con nessuno”. (Amleto)
Polonio dà questo eccellente consiglio al figlio Laerte nell’Amleto. È un detto sempreverde usato per incoraggiare le persone a essere fedeli a se stesse, a seguire i propri sogni e a rimanere oneste in tutti i rapporti con gli altri. Spesso viene dato come consiglio di vita alle persone che cercano di conoscere se stesse.
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