Dopo essermi chiesto se l’ebook supererà il libro cartaceo, i dati sembrano suggerire una risposta un po’ più precisa rispetto alle solite speculazioni nel caso.
La risposta la svela una ricerca della fondazione Openpolis.
Quanto leggono gli italiani
Almeno il 40,6% degli italiani ha letto almeno un libro nel 2018, un dato in calo, rispetto al 2007, di 2,5 punti percentuali.
La fascia d’età tra i 35 e i 54 anni è stata quella più colpita con un calo di ben 5 punti percentuali.
Altro trend negativo, anche se più contenuto, è quello che si riscontra tra i minori, passati da quota 53,7% nel 2007 al 52,3% nel 2018. Una crescita si registra invece nella fascia 55-74, dove le persone ad aver letto almeno un libro in 12 mesi sono aumentate di quasi 5 punti percentuali in 10 anni.
Il ruolo degli ebook
Ho scoperto da questa indagine che più dell’8% di persone legge almeno un ebook all’anno, con una distribuzione diversa a seconda delle diverse zone d’Italia. “Vincono” le regioni del nord-ovest, tra parentesi, e la fascia d’età tra i 18 e i 34 anni.
Quindi, non parliamo certo di una preponderanza del mercato dell’e-book sul cartaceo, per la gioia degli analogici presenti in sala.
Bene ma non benissimo
Non parliamo certo di numeri confortanti soprattutto considerando i benefici inenarrabili della lettura. Parlo di narrativa, ma anche di saggistica. Non intendo solo evidenziare l’importanza di istruirsi sul mondo circostante, ma anche combattere l’analfabetismo funzionale, variare il proprio punto di vista, entrare in contatto con storia, culture, ma anche nozioni che possono tornare utili a livello di accrescimento personale e quindi anche, tangenzialmente, in senso carrieristico.
Un dato positivo è l’aumento probabile dell’1% dei lettori di libri, grazie al primo lockdown. Una tendenza che non sappiamo se si conserverà in futuro.
Ma speriamo!
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